Per ritrovare il fanatismo con cui il Sud, la Confederazione, combatte’ la sua causa atrocemente sbagliata nella guerra di secessione americana, bisogna andare alle vicende del nazismo.
Le musiche che accompagnavano gli eventi contribuirono a tenere alti il morale e l’aggressività degli uomini anche nei momenti in cui per i confederati la guerra e la loro causa erano irrimediabilmente perdute.
Senz’altro tra i più duri e audaci combattenti vi furono i texani e la canzone “ The yellow rose of Texas “ e’ stata tra quelle più ricorrenti durante tutto il corso della guerra.
Un motivo tradizionale, cioè senza tracce di un autore, che fa riferimento a una donna texana, bella come nessun altra. Le parole della canzone erano intrise di riferimenti e motivi razziali, che furono sostituiti solo parecchi anni dopo la fine della guerra .
Cantata in coro, come anche con il solo accompagnamento di chitarra, si tratta di un brano trascinante e ben strutturato, un piacere ascoltarlo a prescindere dalla sua storia. Ma e’ sempre l’eclettico e intenso Mitch Miller ad aver proposto l’esecuzione più emozionante.