VINCENT

di Corrado Barbieri

Ci fu un tempo in cui alla televisione italiana si praticavano scelte artistiche oculate,magari nei contesti ingenui di quel tempo lontano (1973), ma scoprendo qui e la' piccole perle d'arte. Tra queste, come colonna sonora dello sceneggiato Lungo il fiume sull'acqua, un giallo che oggi troveremmo un po' naïf, brillo' la canzone del cantante folk Don McLean, "Vincent", titolata anche Starry Starry Night, con riferimento a - Notte stellata - il dipinto di Van Gogh.
La composizione e' una sintesi poetica della vita di Vincent Van Gogh, realizzata in parte sotto forma di dialogo da un artista che ha saputo coglierne l'essenza al punto di riuscire, con autentiche "pennellate", a costruire una canzone su un tema di questo spessore, esempio abbastanza unico nella storia della canzone, ma soprattutto in grado di suscitare pensieri ed emozioni in chi l'ascolta.
C'e', nelle parole, un sentimento di sconfinato amore ed ammirazione per il Vincent artista, ma anche per l'uomo.
Troviamo cosi' la descrizione dei vari paesaggi soggetto dei dipinti, riferimenti agli autoritratti, al noto - I mangiatoridi patate - e una straordinaria definizione di alcuni altri: "....flaming flowers", fiori fiammeggianti, con riferimento ai - Girasoli-, i potenti dipinti di Vincent con gialli ed arancioni inarrivabili. "Fiamme" che si riscontrano pero' anche nei cipressi di Provenza, come l'artista li vedeva muoversi sotto il Mistral.
Ma Don McLean ci parla anche del mancato riconoscimento a quei tempi dell'opera di Vincent, con accenno velato, ma palese nei toni, all'umana insensibilita'. C'è alla fine anche il riferimento alla sofferenza di Vincent per la sua depressione e al suicidio
"....ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti
Ma avrei potuto dirti, Vincent
Che questo mondo non e' mai stato inteso
Per uno così bello come te"

Una canzone imprescindibile per chi sa cogliere l'essenza dell'arte e la sensibilità estrema del personaggio Vincent, e un perla da non mancare per ciascuno di noi.