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TOPOLINO NELLA CASA DEI FANTASMI



di Corrado Barbieri

 

Il mistero e la paura, nella letteratura comics degli anni '30 e '40, per una scelta che oggi puo' apparirci curiosa o banale, erano rappresentati soprattutto dai fantasmi, di cui Disney fece ampio uso; anzi, fu maestro di storie in cui col suo tocco inimitabile, riusciva a rendere la loro presenza al contempo paurosa e divertente, nonche' fulcro della dinamica delle storie stesse.
" Topolino nella casa dei fantasmi" appare nel 1936 negli Stati Uniti nelle strisce quotidiane e in Italia verra' prima pubblicato da Mondadori su Topolino giornale dal n.207 al n.218 del 1937, quindi come albo nella serie Nel Regno di Topolino e come albo d'oro nel dopoguerra.
La storia ha una caratteristica importante per gli amanti delle opere di Disney : ha come protagonisti tutti e tre i principali personaggi creati dal maestro, Topolino, Pippo e Paperino. Naturalmente Topolino riveste il ruolo principale, quello del personaggio serio, impegnato, mentre agli altri due e' affidato il ruolo di comprimari, quelli a cui spetta la parte divertente delle situazioni e dei dialoghi. E' anche ovvio che, essendo nel 1936, si e' agli inizi della comparsa del personaggio Paperino, quello realizzato da Al Taliaferro, quello ancora troppo papero, troppo piccolo e petulante, mentre e' la mano del grande Gottfredson coadiuvato per le sceneggiature da Ted Osborne a dare vita a Topolino e a un Pippo straordinario nella sua laconicita' e distacco.
Lo scenario e' la città dove i tre amici aprono un'agenzia investigativa, il cui primo cliente e' il colonnello Bassotti, collerico benpensante, che ha la sua antica casa invasa dai fantasmi. E qui tutto si gioca sulle credenze e sulle paure dei fantasmi da parte dei tre investigatori. Pippo non ha problemi, e dichiara tra la sorpresa di tutti che tra essi lui ha un ottimo amico, con cui una volta alla settimana si incontra per conversare amichevolmente, spesso dell'aldila'...Quindi proporra' di presentare lo spettro, alla sua apparizione, ai suoi due amici, che iniziano ad essere presi da ansie e paure.
Quella notte, in casa Bassotti, messo a letto il vecchio colonnello, il team si incontrerà effettivamente con il primo dei sette fantasmi che abitano la casa, e che, sentitosi minacciato dalla presenza dei due curiosi estranei con attrezzi da investigatori, assumerà un atteggiamento ostile facendo tremare di paura Topolino e Paperino. Poi scompare nel buio, perche' in quella casa gli spettri annunciano la loro presenza facendosi precedere da un black out totale e poi a un certo punto scompaiono.
Le vicende/ indagini che seguono sono una delle parti piu' divertenti della storia, con innumerevoli gag e trovate. La più importante di queste vede Paperino rovesciare un piatto di farina con cui intendeva fare una torta. Quando le luci torneranno dopo una seconda comparsa e scomparsa del fantasma, sulla farina vi sono due nitide impronte umane. Non si tratta quindi di fantasmi ma di impostori. Con quale fine? Sara' Topolino a scoprirlo rocambolescamente, accorgendosi dei tanti passaggi segreti presenti nell'edificio e degli efficienti meccanismi di cui si servono gli spettri per operare e creare i black out. Si tratta in realta' di una banda di contrabbandieri che si e' piazzata nella casa del colonnello, prospiciente il mare e ideale per i loro traffici.
Organizzata ad hoc una riunione di tutti i fantasmi per parlare delle intenzioni degli investigatori, si vedrà il solito Pippo presentare pacato agli amici l'intera banda di spettri, tutti avvolti in lenzuoli fosforescenti, un Paperino che se la fa letteralmente sotto, e un Topolino che fingendo di aver anch'egli una paura matta, si getta da una finestra ma in realtà approfitta del fatto che i fantasmi sono tutti radunati in una stanza per esplorare tutta la casa, solai e cantine compresi, per scoprire l'intero meccanismo truffaldino che sospettava.
Nel frattempo, dal solaio scorge una luce in mare: una nave fa segnali e lui li ricambia con il riflettore che ha scoperto montato ad hoc davanti a una finestra.
Smascherati nelle loro intenzioni, i fantasmi/contrabbandieri si arrendono alla minaccia della pistola di Topolino, mentre stanno intervenendo i marinai armati della nave contrabbandiera che a loro volta circonderanno tutti.
La Polizia e' tuttavia stata avvisata per tempo da Topolino e i malfattori devono arrendersi. Il successo e un lauto compenso da parte del colonnello Bassotti fa finire in bellezza una delle storie Disney meglio strutturate, in cui i colpi di scena, le trovate realistiche e i dialoghi divertenti ne fanno una delle piu' godibili e significative della produzione di quegli anni, una storia che rimarra' nel tempo come una delle piu' classiche. Non resta ancor oggi che prendere in mano l' Albo d' Oro del dopoguerra, in effetti il piu' comodo da leggere, e assaporare letteralmente la trabordante fantasia firmata Walt Disney, un appagamento assicurato.

 


 
   
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