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LETTERA A FRANK SINATRA



Di Vincenzo Grande




Che razza di personalità! Amato, idolatrato, odiato, visto con sospetto, capace di grandi amori e grandi amicizie. Io direi, sempre te stesso, e molto italiano! Quando giustamente eri per Roosevelt ti dettero del comunista, spassoso. E quando ti accapigliavi con direttori di alberghi perché non volevano ospiti neri?
Poi ti fotografarono a Cuba vicino a malavitosi, e per la stampa fosti gangster. Gli inglesi ancor oggi apprezzano la tua voce irripetibile, but… ti preferiscono Dick Haymes, stupenda voce baritonale, gentiluomo con un atteggiamento un po' da manichino… Fosti anche amico di John Kennedy, anche se poi non ti trattò bene considerato l’appoggio che gli avevi dato.
In realta' molti in America erano solo invidiosi, l'italoamericano, che ha voluto mantenere per di piu' il proprio nome italiano, che arriva in breve al top,osannato come nessuno dal pubblico femminile, primo fenomeno di delirio collettivo dei fans. Forse avevi troppo talento, così, aldilà delle accuse e delle maldicenze, ignorarono una parte cospiqua di questo talento. Parlo di quello di attore, che sí vincesti l’Oscar come non protagonista in "Da qui all’eternità", ma dimenticarono di darti quello da protagonista, quello per la parte di Frankie Machine, ne "L'uomo dal braccio d’oro". Che interpretazione! E non parlo solo delle scene della “scimmia”, quando ti mancava la droga, per me insuperate, ma anche quando facevi il test da batterista, e impapocchiavi col piatto, e quando facevi il cartaio stremato dopo 48 ore di poker!
Certo, ci gioco' l'ipocrisia americana, il drogato non si doveva vedere e quindi quel capolavoro fu ignorato,come non ci fosse stato e come se fosse una mossa deterrente per il futuro della diffusione delle droghe!...
E che dire delle parti lievi, godibilissime come quella del detective Tony Rome, da vedere con nonchalance, per rilassarsi, per sorridere per come dicevi le battute, per come ti muovevi, assolutamente te stesso, eri tu, naturale. Non parlo qui dei tuoi film dove cantavi, ma li cito "Pal Joey", "Tu sei il mio destino", "Il fidanzato di tutte", "High Society" (vedi sezione Cinema in questo sito), e altri, ma per questi si sa, …tarderà a nascere, se nasce… uno con la tua voce e la tua verve. Assoluto, unico, imitato da mille, uguagliato da nessuno, ma proprio nemmeno si sono avvicinati. Generoso, in senso materiale e col pubblico a cui hai dato tutto e sempre, senza risparmiarti per un attimo. Il picco?
"All The way", uno per tutte. E subito dopo però metto "I am a fool to want you"!




 

 










 
   
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