Nessuno in Italia fino al 1954 aveva mai battezzato una figlia col nome di Sabrina, e per la verita' nessuno aveva ricevuto nello scegliere un nome un'ispirazione cosi' potente come quella che di li' a poco sarebbe stata fornita da un film e da un'attrice per molti motivi diventati storici. Basto' che il pubblico si recasse a vedere il film " Sabrina " del regista Billy Wilder che milioni di persone in Occidente battezzassero cosi' le loro figlie, per anni, un particolare che puo' sembrare insignificante ma che da' la dimensione non solo del successo di un'opera cinematografica ma dell' apparizione sulla scena di un personaggio straordinario. Infatti, a colpire non fu tanto l' ottima commedia del genio Wilder, tratta dalla piece teatrale " Sabrina Fair " di Samuel Taylor, ma la seconda apparizione da protagonista, dopo " Vacanze romane", di una donna che sarebbe assurta, nell'arco di pochi anni, a imperituro ideale di classe femminile, di stile raffinato e di eleganza, Audrey Hepburn.
Fu con il suo ruolo romantico nel film, con i suoi vestiti provenienti dalla moda parigina, a cui era stata indirizzata dalla casa cinematografica stessa, la Paramount, e con un fascino nuovo, freschissimo quanto particolare, che Audrey inizio' a diventare l'archetipo , ancora attuale, della donna moderna, fenomeno che si completera' con quel capolavoro, quella commedia delle commedie che sara' nel 1961 " Colazione da Tiffany" ( vedi in questa sezione).
La vicenda e' sentimentale e vede la trasformazione di una ragazza semplice, figlia dell'autista di una famiglia di magnati americani, in donna sofisticata e affascinante ( certamente enfatizzata dalla geniale intuizione di farle indossare un guardaroba parigino all'ultimo grido). Sabrina verra' contesa dai due figli della famiglia Larrabee, molto diversi, uno frivolo perdigiorno al suo quarto matrimonio, David Larrabee ( William Holden ), l'altro serio responsabile dell'industria di famiglia, Linus Larrabee ( Humphrey Bogart ).
Se tuttavia Holden ( in questa occasione con i capelli ossigenati ) e' a suo agio e perfettamente in linea nella parte del brillante conquistatore, Bogart e' la nota stonata che nel corso della storia fa sentire una non ben definita mancanza di sintonia allo spettatore. Non solo la differenza d'età di Bogart con Sabrina-Hepburn e' troppo marcata, ma come personaggio ( fino a quel momento interprete di ruoli piu' ruvidi e drammatici ) stona trovandosi di fronte non le consuete fatali, spesso grintose e un po' fumettose donne del cinema anni '40, ma un personaggio dall'indiscutibile novita' estetica e stilistica di una Hepburn. Decisamente troppo moderna. Il curioso e' che Bogart, che aveva suggerito di far ricoprire la parte di Sabrina a sua moglie Lauren Bacall, di questa sfasatura era pienamente consapevole e lo estrinseco' sul set con un comportamento irritato, di cui si scuso' poi col cast.
In realta' il regista aveva scelto per la figura di Linus Larrabee Cary Grant, che aveva rifiutato e che sarebbe stato certamente piu' adatto al ruolo.
Nel debole ma piacevole remake di " Sabrina " del 1995, Sydney Pollack fara' la scelta felice di far interpretare il ruolo di Linus ad Harrison Ford, anche se tutto il resto in questa versione e' giocoforza senza storia, Sabrina non e' il nome di un personaggio, ma l'icona della donna moderna che ha rivoluzionato per sempre il look nonche' certi atteggiamenti femminili.