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PAPERINO IN VACANZA



di Corrado Barbieri

 

Sempre in quel prolifico 1950, Carl Barks da' la stura a tutto il suo talento di disegnatore prodigandosi in una storia, non frivola come potrebbe apparire dal titolo, dominata completamente dalle immagini di natura, portandoci dentro le foreste nordamericane, scenario incantato di pinete, rocce, ruscelli vorticosi e animali selvaggi.
La famiglia dei paperini sta andando in vacanza, e Paperino appare particolarmente carico e ansioso di viverla nella foresta, attrezzato con tutto ciò che una vacanza in quei luoghi richiede, un campeggio che come sappiamo negli Stati Uniti deve rispettare regole piuttosto rigide a tutela dell'ambiente. Scelto il luogo dove piazzare le tende, sottopone a un tour de force organizzativo i tre nipotini, che iniziano a rimpiangere di non aver deciso di trascorrere a casa le vacanze : installazione dell'accampamento secondo le regole, sveglia all' alba, ginnastica, pesca...e proprio in questo frangente avviene un incontro che dominerà tutte le vicende successive. Si tratta di quello con un superbo cervo maschio, che gli farà scattare l'idea di una fotografia da premio che gia' pregusta. Recatosi all'accampamento a prendere la fotocamera, ha pero' un altro incontro fondamentale per l' intera storia, quello con un energumeno con cui si scontra subito poiché non rispetta le regole, accendendo la sigaretta e buttando il fiammifero a terra, sugli aghi di pino. Ne segue una zuffa in cui Paperino ne uscira' malconcio...
Intanto spinge i nipotini nella faticosissima ricerca del cervo. La prima scoperta da parte loro e' pero' tutta la famiglia dei cervi, che fotograferanno in immagini di gruppo. Manca pero' il poderoso maschio,e quando Paperino lo scopre proprio al suo accampamento mentre si ciba delle loro frittelle, il rullino fotografico e' terminato ! Innervosito, riprende le estenuanti ricerche, ha l'idea fissa di fotografarlo per incassare un premio. Ma siamo al secondo incontro con l'energumeno. Passando accanto al suo accampamento Paperino nota come non abbia acceso il fuoco rispettando le regole, e lo redarguisce, venendo cacciato brutalmente.
C ' e' un terzo scontro fisico dove Paperino ancora ha la peggio, quando, trovato il cervo, sta per effettuare lo scatto, ma la lenza del ceffo che sta pescando dietro una roccia aggancia la macchina fotografica sul piu' bello !
La costanza dei paperini alla fine e' premiata e il cervo e' ormai a pochi passi, anch' esso stanco di essere inseguito. Ma improvvisamente fiuta l'aria, appare spaventato, e Paperino sale sull' impalcatura delle corna per capire che accade. La foresta sta prendendo fuoco, le regole non rispettate dall'energumeno hanno innescato l'incendio. Fuga precipitosa per raggiungere l'accampamento, mentre tutti gli animali della foresta corrono come impazziti. Ma il figuro e' passato per primo ed e' fuggito rubando l' auto dei paperini, che non avranno mezzo di fuga. Il fuoco avanza rapidamente e solo una trovata di Paperino potrà salvarli. Si seppelliranno a vicenda con uno straccio bagnato sul volto e una pala a proteggerlo. Le fiamme passano e li superano senza danno.
Recatisi al comando della guardia forestale, trovano il figuro che li accusa dell'incendio, ma i nipotini hanno scattato a suo tempo una foto del fuoco nel suo accampamento e il bruto viene arrestato.
I paperini vengono elogiati - ed e' un spunto ecologico ante litteram della storia - ma uno dei nipotini ha una richiesta da fare al comandante delle guardie, e gliela bisbiglia all' orecchio. Prima di accomiatarsi il comandante chiede a Paperino di lasciargli la macchina fotografica come reperto probatorio per il processo al colpevole...
E tutte le sere successive, al tramonto, lo splendido cervo apparirà su una roccia in posizione ideale per un'inquadratura...!
La storia e' apparsa su Topolino libretto n.22, per poi essere ripresa innumerevoli volte sugli albi di altre serie Mondadori, un episodio che e' quasi una pietra miliare nei racconti Disney.

 


 
   
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