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PAPERINO E IL TESORO DEI VICHINGHI



di Corrado Barbieri

 

1950. Carl Barks ha creato da due anni la figura piu' antipatica e urtante del mondo dei paperi, Gladstone Gander, in Italia il Cugino Gastone, sfaticato, presuntuoso, fatuo e soprattutto fortunatissimo, al punto di giungere ad essere odiato dai paperini quanto dai lettori. Proprio per queste caratteristiche il personaggio e' stata un' ennesima trovata geniale di Barks, che avra' cosi' lo spunto per decine di storie spassose e dinamiche, ambientate nelle situazioni e nei luoghi piu' diversi.
Questa volta ( titolo originale del racconto " Luck of the North ) lo scenario sara' una zona limitrofa al Polo Nord, un' occasione per Barks di sbizzarrirsi in stupendi disegni di mare, di ghiacci, di slitte e...in sorprese, il tutto realizzato con una cura narrativa e grafica da costituire una delle storie piu' belle, piu' articolate e meglio strutturate della sua straordinaria produzione.
Tutto inizia come sempre dal casuale incontro di cugino Gastone con Paperino, che gia' si innervosisce solo per averlo incrociato per strada. Il cugino ama stuzzicare e far rodere Paperino con la sua fortuna e non perde occasioni dimostrative. Entrano in una casa d'aste sulla strada, dove Gastone si aggiudica un vecchio baule, vuoto e in pessimo stato. Pero'...pero'...a ben guardare nella fodera c'e' una piccola sacca ricucita, dove e' nascosta una mezza mazzetta di dollari! Che mandera' letteralmente in bestia Paperino, mentre Gastone imperversa, partecipando a una pesca di beneficenza, sempre su quella strada, dove naturalmente vince un premio. Contemporaneamente una radio trasmette che il sig.Gastone Paperone e' stato estratto a sorte...tra i clienti morosi all'abbonamento radio....e vince 200 dollari !
E ' troppo per Paperino, che cade in depressione, ma e' determinato a non volerlo piu' incontrare e pensa a qualche mezzo adeguato. Gli si accende la lampadina e pensa di fargli trovare una mappa fasulla di una miniera di uranio, in modo da poterlo allontanare per sempre. A casa disegna accuratamente la mappa, con tanto di posizione geografica espressa in gradi di latitudine/longitudine, e la fa trovare per strada a Gastone, che, sicuro come sempre della sua buona stella, abbocca e si appresta a partire.
Paperino e' felice, ha raggiunto per sempre il suo scopo e sul mappamondo, per curiosita', va a vedere quale luogo esatto ha riportato sulla mappa. Latitudine 89 gradi...molto, molto a nord...e gli sorride l'idea dei disagi che il cugino trovera', del freddo, delle difficolta' e dello smacco, quando tornera', di non aver trovato nulla. Ma il quando tornera' lascia il posto nei suoi pensieri notturni a " se " tornera', dati i tanti pericoli incombenti. Paperino si rigira nel letto, non puo' dormire : la gioia e il sarcasmo per la trovata si trasformano presto in rimorso per il destino che potrebbe avere Gastone!....
Svegliera' i nipotini e partira' alla ricerca di Gastone nelle terre polari nordamericane.
Come detto, lo scenario dettagliato da Barks e' non solo di grande accuratezza, ma il tutto e' realizzato con perfetti accostamenti cromatici : siamo a livelli qualitativi di illustrazione tra i piu' alti raggiunti nei comics, e lo sfogliare seguendo la vicenda e' un piacere che definirei antico!....
Gastone verra' raggiunto ma nella zuffa che segue con Paperino che lo illumina sullo scherzo inflitto, uno dei kayak con cui si sono mossi sul pack artico, cade e affonda, e in cinque sono troppi su quello rimanente. Si tirera' a sorte...e chi vincera' gia' lo si sa ! Paperino e i nipoti rimarranno sull' iceberg alla deriva mentre Gastone si allontana in kayak.
Qualcosa pero' in distanza colpisce Gastone, ed e' forse la trovata piu' bella del racconto : guardando da lontano il grande iceberg su cui sono rimasti i paperini, attraverso il ghiaccio appare la sagoma chiara di un' antica nave vichinga, completa degli gli scudi d'oro che quel popolo usava posizionare sui bordi.
Ma intanto il ghiaccio dell'iceberg inizia a spaccarsi, preso come bersaglio da una nave militare, e i paperini cadono in un apparente burrone, fermandosi pero' sul ponte, ormai quasi libero dai ghiacci, dell' antica nave vichinga, che poi iniziera' a galleggiare.
All'orizzonte intanto si profila una nave...la salvezza per i paperini? No, e' il cugino Gastone a bordo della guardia costiera con tanto di certificato di scoperta della nave vichinga ! Di cui ne preleva l'oro. E Paperino e i nipotini si rifiuteranno di essere salvati .Resteranno sull' antica nave e dispiegando la vela proveranno a salvarsi da soli, e almeno una fortuna ce l'hanno: nella stiva vi e' ancora a bordo una scorta di bistecche millenarie...di cui con gioia si nutriranno.
Poi il mare si gonfia e un'onda " dalla cresta bianca" si abbatte sull' imbarcazione .La cresta bianca pero' altro non e' che un grosso orso polare, che piombando dall'alto sfonda la stiva...Costruita in fretta una zattera prima che l'imbarcazione affondi, andranno alla deriva e saranno avvistati da un altro guardacoste, il cui comandante stupefatto con il binocolo li vede danzare e cantare sulla zattera. Non sono impazziti, uno dei nipotini, in un nodo del legno della vecchia nave, ha trovato nascosta una carta geografica, probabilmente la prima conosciuta dell' America !! Sono ricchi.
La storia apparve su Topolino libretto n.13 su due puntate, fra le quali vi fu grande aspettativa per la sorte dei paperini, e in seguito fu inclusa nello storico libro Mondadori " Io Paperino " del 1971, stampata, come tante altre, interamente e splendidamente a colori, si' Barks era genio,e come !
Nota.Nell'edizione italiana si parla di Alaska, che nulla ha a che fare con le rotte dei Vichinghi che venivano da Est...ma ovviamente lo perdoniamo alla redazione Mondadori.


 
   
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