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GEORGIA, STIEGLITZ, IDA, UNA STORIA AMERICANA
Di Elena Perra e Corrado Barbieri
Ha vissuto quasi 100 anni, e' stata la pittrice americana piu' famosa e quotata, moglie del grande fotografo e gallerista Alfred Stieglitz e personaggio femminile di rottura, in sorprendente anticipo sui tempi. Questa Georgia O'Keeffe. Dopo aver frequantato l' accademia d'arte di Chicago, Georgia e' insegnante di disegno in una piccola citta' del Texas e un giorno prende il coraggio di inviare alcuni suoi carboncini a un'amica di New York che li consegnera' alla Galleria 291 di Alfred Stieglitz, una galleria allora epicentro del modernismo americano. Stieglitz e' in quel momento il primo fotografo a dedicarsi alla foto artistica, curatore di mostre, inserito negli ambienti delle avanguardie, ed ha introdotto lui al pubblico newyorkese Picasso e Matisse. Quando Georgia si reca a New York e i due si incontrano, sboccia subito l'amore : nasce una relazione in cui la passione si intreccia con la fusione di idee e con una reciproca, profonda stima. Ad Alfred, Georgia puo' confidare le idee artisticamente rivoluzionarie che affollano la sua mente e che prendono via via forma nel suo lavoro pittorico. Tra i due ha luogo uno scambio continuo di stimoli creativi, lei dipinge, lui la ritrae nuda e in pose sensuali. Ma e' anche il periodo in cui l'arte europea primeggia sulla scena dell'innovazione, e i consigli e l'apporto promozionale di Stieglitz sono fondamentali nel lavoro che Georgia sta svolgendo. E' la prima artista donna ad essere su una cresta dell'onda cosi' alta, la prima pittrice a cimentarsi nell'astrazione, la prima donna ad apparire in immagini artistiche dal netto connotato erotico.
Donna di rottura quindi, ben presto idolo delle femministe, ma che verra' inevitabilmente disturbata sia dal clamore che suscita a New York, sia dalla figura dominante di Stieglitz, che inizia ad opprimerla sul piano della creativita'. Il distacco dai legami con la famiglia, dall'ambiente, dagli amici finisce col diventare per lei una decisione del tutto indispensabile per trovare nuovi impulsi creativi. Amante da sempre dei grandi spazi, si reca a Ovest, nel New Mexico, dove inizia a condurre una vita piu' solitaria ma ancora piu' ricca di ispirazioni e intensa dal punto di vista della produzione artistica. La natura del deserto e i nativi di quei luoghi sono il suo nuovo ambiente, le nuove quotidiane frequentazioni, in un periodo che le consentira' anche rinnovate analisi introspettive. E' da questa geografia fisica ed etnica che nascono, all'avviso di chi scrive, le opere piu' belle : se il ritrarre teschi e scheletri calcinati di animali del deserto fornira' un contenuto simbolico ma un po' arido alle sue opere, per contro le riproduzioni del paesaggio sono letteralmente superbe e innovative per la potente suggestione che il colore e le forme inusitate riescono a darci.
La sua casa di Ghost Ranch ad Abiquiu, in New Mexico e' una sorta di scenario da favola: il luogo, a suo tempo prescelto, e' ricavato dentro antiche costruzioni acquistate dalla chiesa cattolica dopo oltre dieci anni di trattative. Georgia voleva vedere dalle sue finestre le montagne ( come la Pedernal Mountain dalla cima piatta, che definisce la " sua " montagna " ) e il deserto, scenari non soltanto selvaggi ma dai colori quasi irreali, come le painted mountains o le black mountains, che fissa nei suoi dipinti con effetti suggestivi assoluti. Le vetrate lasciano entrare nella casa tutta la luce di quei luoghi, il grande giardino, che riesce a far fiorire in quel clima solo grazie ai suoi sforzi, e' da lei particolarmente amato, quanto una antica, grande porta in legno, incastonata nelle lunghe mura di cinta, che a sua detta crea il motivo di un dipinto astratto.
La produzione di Georgia O'Keeffe e' stata immensa, oltre 2000 dipinti, meta' dei quali ancora in sue mani alla sua morte, che avverra' nel 1986 a 99 anni.
LA DONNA NELL'OMBRA Sulla storia di Georgia e di Stieglitz la pubblicistica e la documentazione sono ricchissime, e YouTube contribuisce validamente con parecchi documentari alla comprensione dell'arte della grande artista americana. Solo di recente pero' l' americana Sue Canterbury, tra i curatori del museo artistico di Dallas, ha condotto ricerche che hanno aggiunto un' ulteriore importante tessera alla storia della principale pittrice americana. Georgia aveva sette tra fratelli e sorelle e almeno tre delle cinque sorelle dipingevano. E' Ida Ten Eyck O'Keeffe che si inserisce attorno al 1920 nella vicenda artistica della sorella. Eclettica, appassionata anche di scrittura e di antropologia, ha scelto una pittura piu' marcatamente astratta, e si muove anche lei su un percorso stilistico molto avanzato. Si reca anch'essa a New York e conosce Stieglitz, il quale inizia un nemmeno troppo velato corteggiamento, come comprovato da alcune lettere.
Ida rimarra' quindi nell'ombra e quasi dimenticata, fino ad oggi. Ormai l'arte in Europa, ma specialmente in America, stava gia' obbedendo alle regole del mercato, profondamente influenzata dai vari Stieglitz in ogni situazione. La promozione di un artista a suon di dollari e di giuste entrature era la via obbligata per il successo. Chi come Ida non ne pote' usufruire perche' messa da parte, non poteva aspirare alla notorieta' e a un posto nella storia nonostante le indubbie doti. Sappiamo che Il mondo dell'arte a distanza di un secolo non e' cambiato minimamente, ma il miracolo della rete ci ha permesso di conoscere le opere di Ida Ten Eyck O'Keeffe e ancora siamo convinti ci riserverà molte importanti sorprese.
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