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ARTHUR O' CONNELL, PROFESSIONE CARATTERISTA



di Vincenzo Grande




Essere sconosciuti ai piu' come nome, non essere ricordati se non nel momento esatto in cui si viene visti, questo il triste destino dei "caratteristi", quelli che non erano primi attori, star, quelli che ricoprivano quei ruoli cosi' essenziali nei film degli anni 50 e 60, da rendere le storie molto piu' ricche, articolate, credibili, ma soprattutto piu' umane.
Tra queste figure, sorta di "anti-eroi", va incluso a pieno titolo Arthur O' Connell. Per farlo ricordare: il "vecchietto" di tante pellicole, che vecchio non era poi tanto, lo sembrava solo, forse perché era nella realta' malato. Maestro nel trasmettere simpatia, ironia, buon umore, ricopriva spesso le parti del modesto, dell'alcolista, di chi non e' riuscito ad emergere, di chi nell'oscurita' dell'anonimato aiuta l'amico, il compagno.
Per "Pic Nic" O' Connell ricevette anche una nomination all' Oscar. Un film in cui fu un vero grande : una parte, la sua nel personaggio del sempliciotto schietto Howard Bevens, essenziale al godimento di una storia semplice ma con risvolti esistenziali e sociali rilevanti, ricoperta con nonchalance, con incredibile naturalezza.
Ma lo ritroviamo, anche qui indimenticabile, nella parte di Patell in "Anatomia di un omicidio", alcolista ironico, ottimo giurista che alla fine e' l'artefice di una causa vinta.Vinta nientemeno che da James Stewart, che non solo senza di lui non avrebbe vinto in quella storia ....ma che non sarebbe stato così in evidenza in quella parte. Certo,Otto Preminger sapeva ciò che faceva, e come ! visto che scelse proprio O'Connell.
In tanti credo pero' lo ricordino soprattutto nella parte del Capo di macchina misogino ne "Il sommergibile Rosa" (Operation Pettycoat), anche qui ironico, simpatico, umano, bravo, come in tutti gli altri film dove apparve, e non furono pochi.
Impossibile astenersi da una considerazione su questi preziosi personaggi, che furono tutto fuorche' "minori", come per anni sono stati incasellati, e su quanto ha perso il cinema, " abbiamo" perso, con l'eliminazione di certi ruoli, ma anche con la scomparsa di certi talenti che sapevano essere maestri come non-star.


 
   
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