Papa' Disney muore prima che il disco da lui voluto con le musiche dei suoi film richiesto a Louis Armstrong sia terminato. Anche Satchmo e' al tramonto, malato, e " Disney Songs the Satchmo Way " sara' l'ultima sua seduta di registrazione in cui suona la tromba cosi' a lungo. Per inquadrare l'avvenimento, siamo nel 1968, nel periodo piu' buio dell'America.
I puristi di jazz, gia' critici da tempo sulle scelte di Louis, tuonano ulteriormente. Da anni infatti colui che possiamo da tempo definire - il JAZZ- si e' dedicato anche al genere leggero, spesso in coppia con Ella Fitzgerald, dando vita a gioielli inestimabili, perle inimitabili, artisticamente al top del gusto del canto e della musica. I "critici" ( mai sufficientemente vituperati a mio avviso ) si renderanno conto parecchi anni dopo della piacevolezza e del livello artistico di queste interpretazioni e l'album " Disney Songs " si puo' ben includere tra queste. La magia dei brani, voluti e scelti a suo tempo da Disney come sigle e come accompagnamento di scene dei suoi straordinari cartoons, trova pari incanto nella musicalità e nella sensibilità di un Armstrong in grado di dare alle canzoni una gaiezza e un tocco di romanticismo che a quel livello ancora non possedevano.
Ci dice Louis in una intervista post registrazione che " When you wish upon a star ", il motivo piu' bello del film " Pinocchio ", adottato da Disney quale inconfondibile sigla dei suoi capolavori, e' stata da lui ascoltata piu' volte per alcune sere in fila e sempre l'ha trovata commovente.
L' album si apre con un brano dalle origini lontanissime, " Zip-a-Dee-Doo-Da ", risalente a prima della guerra di Secessione, e alla canzone popolare " Zip Coon " , contenente il verso - Zip a Duden Duden Duden, zip a Duden day - a cui si e' ispirato per la composizione Allie Wrubel e per le parole Ray Gilbert. Disney l'ha scelta per il lungometraggio a tecnica mista " I racconti dello zio Remo ", zio Tom nella versione originale ( vedi nel sito nella sezione Comics ) . Cantata da James Baskett, quell'anno riceverà l'Oscar.
Chi presenziava a quella seduta di registrazione, per ragioni ignote confesso' di avere dubbi sulla riuscita del pezzo cantato da Louis, che invece puntuale si rivela tra i tre piu' belli dell'album : Louis lo apre col suo irresistibile canto " scat " e ci dispensa un bell'assolo del suo strumento, per chiudere col suo consueto e caloroso Yeah !
Segue " Ten feet on the ground ", proveniente da un poco noto musical prodotto quell'anno dalla Disney, in cui Louis inserisce un altro ottimo assolo. Ma ecco che irrompono i trascinanti motivi da " Biancaneve e i Sette nani " . " Heigh- Ho " e' la marcetta in parte fischiata che viene cantata dai nani mentre vanno al lavoro nella loro miniera nella foresta. Una canzone che da sempre rimane impressa ad ogni bambino che vede il capolavoro cinematografico di Disney. Un motivo che si contende la notorieta' e la simpatia con il successivo " Whistle while you work " , che nel film italiano suona " impara a fischiettar..."
" Chim chim Cher-Ee " da Mary Poppins non e' molto esaltante al pari del film, ma apre la strada allo strepitoso " Bibbidi-Bobbidi-Boo " la formula magica della fatina di " Cenerentola ", una canzone che sembra fatta apposta per essere proposta da Louis, per la gaiezza del suo canto e di quella che sa esprimere con la sua tromba.
" The ballad of Davy Crockett " ha accompagnato un'opera minore di Disney, " Davy Crockett King of the wild fronteer " che tuttavia vide, specie in Inghilterra, un fortissimo sforzo promozionale e un ricchissimo contorno di prodotti collegati al tema.
" ' bout time ", sempre tratto dal musical disneyano, e pressoche' sconosciuto al mondo intero, e' un brano godibilissimo solo grazie a Louis e al suo inconfondibile assolo, da ascoltare prima che giunga " When you wish upon a star ", e il cerchio del sogno si chiuda, facendoci riflettere sul fatto che mai più potranno nascere incroci di magia a questo livello!