PAPERINO E IL FANTASMA DELLA GROTTA
di Corrado Barbieri
E' una delle primissime storie di Barks, carica di atmosera e di trovate inusitate. !'ambiente sono i Caraibi, su una cui isola. Paperino e i nipotini hanno trovato come attivita' il prelievo dagli atolli e dalle scogliere di banchi di alghe per rifornire,ben remunerati, le industrie farmaceutiche. Vi e' pero' un grosso ammasso di alghe nella laguna centrale di un piccolo atollo,ma non e' facile da approcciare perche' bisogna avvicinarsi con la barca evitando le aguzze scogliere di corallo.
Questo e' l'argomento di conversazione dei quattro paperini quando rientrano all'isola, dove la gennte in quel tramonto ha tutt'altro per la testa. Chi teme apertamente quella notte, chi tiene a bada i cani, chi raccomanda alla servitu' di mettere sotto chiave i bambini per la durata della notte. I paperini,ignari, alla fine fermano un passante per chiedere cosa deve accadere e vengono edotti sulla storia fell'isola e di quella notte fatidica, dove ogni 50 anni,da...un bambino viene rapito e non se ne sa piu' nulla. Nessuno ha mai saputo perche', si sa unicamente che venne trovata sulla sabbia l'impronta di qualcuno che indossava un'armatura.
" Leggende di isolani " commenta Paperino, che si accinge proprio quella sera, col favore della marea a forzare la scogliera del piccolo atollo,o almeno a cercare di arenarvi la barca fino all'alta marea del mattino dopo, per cercare di prelevare con la gru quel ricco carico di alghe.
La manovra riesce e l'imbarcazione viene posata sugli scogli, con la gru pronta a raccogliere alghe dal grosso ammasso nella laguna, che nasconde pero' una sorpresa: ricopre il relitto di un vecchio galeone. Presi dalla curiosità i paperini salgono su quanto resta della nave, per scoprire che abitata da un polipo gigantesco, che li fa tornare in fretta alla loro imbarcazione. Ormai e' buio, i paperini si ritirano nelle cuccette, mentre dal ventre del relitto spagnolo esce un uomo in armatura medievale e spada che dice a se stesso " Ecco la mia notte "...
Al mattino i paperini sono pronti a salpare con il loro carico e la marea favorevole, ma all'appello manca il nipotino Qua.
Lo si cerca ovunque sulla scogliera, e intanto si scopre l 'impronta di un'armatura sul fango, mentre all' imbarcazione e' stata praticata una grossa falla.
A un certo punto scoprono che uno degli scogli, più prominente degli altri, ha un buco alla sommita', che nasconde forse una grotta. Provano a gridare e risponde la vice strozzata di Qua. E' prigioniero dell'uomo in armatura, in una grotta che e' evidentemente sotto al relitto. Per vederla pero' bisogna liberarsi del polpo gigante, e la trovata di uno dei nipotini e' semplice e geniale: una bella fetta di carne ripiena di pepe all ' inverosimile, lanciata nel ventre del relitto con la gru. Il polpo si sente che mangia....poi esplode...come impazzito, mandando la vecchia nave in mille pezzi e dirigendosi al largo.
Ora l'apertura della grotta,una botola,e' in vista, Qua e' lassotto e il misterioso uomo " medievale" pure.A questo punto vi e' il passaggio più esilarante, quando inizia da parte di Paperino l'attacco e la difesa da parte della controparte. Paperino scende con una doppietta,ma l'uomo in corazza lo controbatte con una bombarda il cui proiettile Paperino riesce a schivare. Ritenta,ma con Armi più semplici ed efficaci : una pompa caricata ad insetticida e un topolino trovato nella trappola dell'imbarcazione. Una spruzzata negli occhi all'avversario e soprattutto il topolino infilato nei pantaloni dell'armatura mettono ko il nemico.Qua e' salvo e davanti ai paperini armati il vecchio con l'armatura si svela, raccontando che era il custode di un carico d'oro catturato dagli inglesi e destinato alla Regina Elisabetta I oltre quattro secoli prima, la cui nave ( il galeone) era naufragato sulla scogliera. Il primo custode era stato il capitano della nave inglese, che, poi invecchiato aveva pensato di rapire un bambino che continuasse il suo compito e che fosse educato ai suoi principi. La sua procedura si era ripetuta ogni 50 anni ! In attesa che giungessero rinforzi,mai arrivati, a prelevare l'oro. Per quanto gli occhi di Paperino luccichino al pensiero di quei dobloni d'oro, verra' premiato con una onorificenza dal sindaco dell'isola per aver risolto il mistero....ma l'oro tutto...appartiene all'uomo che lo ha custodito per 50 anni.
L'ultimo riquadro della storia e' forse il più spiritoso: mostra il vecchio, vestito un po' démodé e di ottimo umore, seduto ad una tavola calda col suo sacco di monete d'oro come borsellino che rivolgendosi al trattore dice " Un altro paio di salsicce,oste della malora ! Dopo una cinquantina d'anni di pesce, hanno un gusto davvero squisito,per mille galeoni ! "
Il racconto ( in inglese " The Ghost of the Grotto) apparve subito dopo la guerra,quando Topolino era ancora giornale,su carta poverissima, nei numeri tra il 15 novembre 1947 fino al gennaio 1948 ( dal n.665 e il n.676 ) e fu tra i primi incontri dei giovani di allora con Barks, da cui ne uscirono affascinati per sempre.
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