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DORIS DAY, UNA FRESCA BREZZA PER SEMPRE




di John Milner

Forse nessun altro personaggio della musica e del cinema puo' darci una dimostrazione cosi' palese della diversita' di due epoche e dell' abissale distanza tra esse per quanto riguarda il mood dominante nella societa' occidentale quanto Doris Mary Anne Kappelhoff, in arte Doris Day.
Si puo' affermare che la " freschezza " sia stata cio' che caratterizzava quanto faceva nel canto e nel cinema, che farei assurgere a simbolo di un'epoca, quella del dopoguerra, pervasa di speranze, di buon umore, di atteggiamenti positivi e, infine, di " gusto ", Perche' in fondo e' quest'ultimo a essere diventato merce rara nelle epoche successive, un aspetto che  cosi' spesso ricerchiamo per ritrovare alcune delle sensazioni perdute e a mio avviso cosi' necessarie nell' epoca attuale.
L'artista Doris Day nasce come cantante alla fine degli anni '30/ inizio '40 : e' ancora il periodo delle Big Band e per sua fortuna il suo sbocciare coincidera' con il declino di quella formula, frustrante  e limitativa per ogni artista quanto per chi ascoltava quella musica. Terminata la guerra, per una serie di motivi umani e commerciali spunta infatti prepotente la figura del cantante solista, di cui la musica  beneficera' poi per sempre.
E' l'inizio del 1945, sta finendo la guerra in Europa, per milioni di giovani americani e' il tanto atteso ritorno a casa, dove sara' ad aspettarli una canzone quanto mai adatta al loro sentire di quel momento, " Sentimental Journey ", cantata da Doris Day con tono romantico, semplice come la struttura del brano, accattivante. Una canzone destinata non solo a una grande popolarita' ma a diventare  uno standard jazzistico per molti anni. Per Doris e' un formidabile trampolino di lancio, per un lungo volo artistico che la vedra' in primo piano prima sulla scena musicale, poi cinematografica.
La sua voce limpida e fresca si coniuga benissimo con il suo fascino e  con la sua personalita' esuberante e a quel successo ne seguono ben presto altri, con l'interpretazione sia  di classici, sia di novita' : " Embraceable you ", " Till the end of time ", " It's magic ". Da un punto di vista stilistico l' appena ventenne Doris si pone a cavallo tra il pop e il jazz, abbracciando cosi' un vasto pubblico. Al contempo inizia la sua carriera hollywoodiana, debuttando nel film " Amore sottocoperta ", una commedia brillante, il genere in cui primeggerà nel decennio a venire, che la vedrà tuttavia interpretare egregiamente anche ruoli drammatici.
Siamo nel 1948, e a 24 anni Doris Day primeggia in ben tre rami dello spettacolo, considerando che e' anche un'ottima ballerina, seppur limitata dal grave incidente d'auto che le era occorso nel 1937. Ma e' solo l'inizio, e gli anni ' 50 la vedranno svettare tra gli artisti più richiesti in campo musicale e cinematografico.
Nel film parajazzistico di Michael Curtiz " Young man with a horn " ( in Italia " Chimere " ) sarà a fianco di Kirk Douglas, Lauren Bacall e Hoagy Carmichael con la valida interpretazione di tre brani, tra cui  il romantico " With a song in my heart ". Poi diventera' suo cavallo di battaglia l' esecuzione frizzante di " Tea for two " e quindi il brano dal film " Non sparare, baciami ! " del 1953, quel " Secret Love " che la proietterà per sempre nella storia della canzone, " Love me or leave me", film antipatico con James Cagney, la vedrà alquanto fuori parte, non foss'altro perché il ruolo  di donna succube e alla fine remissiva non era nelle sue corde, ma non le impedira' di segnare un altro successo cinematografico e canoro  in un' America che ha sempre prediletto le pellicole sul gangsterismo.
Per quanto " Secret Love " avesse già aperto a Doris  le porte dell'Europa e dell' Italia, sarà l'occasione successiva a farla conoscere ed amare dal grande pubblico di qua dall'oceano, quell' appuntamento storico con il film di Hitchcock " L' uomo che sapeva troppo " dove si mostra perfettamente in grado di recitare in modo intenso e drammatico e dove interpreta  " Que sera sera", una canzone assolutamente adatta alla sua voce mai diminuita in freschezza con cui i teenagers italiani flirteranno a fine anni ' 50.
Da rimarcare che i successi maggiori costituiranno solo una parte delle 650 canzoni eseguite, e con un costante standard interpretativo, da Doris Day nella sua carriera artistica.
E si giunge al periodo d'oro delle sue commedie brillanti, quelle che la critica bollava come " commerciali ", e che a distanza di decenni mostrano quel gusto, quella  simpatia, quella lievita', quello humor, e ancora una volta quella freschezza che oggi portano ancora migliaia di persone a vederle o rivederle, magari per l'ennesima volta, per godere del mood piacevole e intramontabile di un'epoca, del tocco raffinato di straordinari registi e dell' interpretazione ideale, sempre centratissima, di Doris Day : " Il letto racconta ", " Amore ritorna ", " Non mandarmi fiori " tutti e tre con Rock Hudson e con la straordinaria spalla Tony Randall, " Il visone sulla pelle " con Cary Grant e la strepitosa spalla Gig Young, e " 10 in amore " con Clarke Gable e ancora Gig Young.
Si stava chiudendo un'epoca, quella che e' stata definita " I felici anni ' 50" e che ha visto un personaggio di straordinaria poliedricita', talento e simpatia come Doris Day tra i maggiori protagonisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
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