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STORIE, STORIE, STORIE : NELL' HOUSE OF CASH
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House of Cash oggi e' un museo in Hendersonville, Tennessee : era lo studio di registrazione di Johnny Cash, l' ufficio personale dell'artista, situato in una splendida dimora. In un piccolo spazio attiguo vi era una sorta di magico scrigno, contenente oggetti appartenuti a uno dei padri della country music, Jimmie Rodgers, dipinti, lettere di suoi fans che gli pervenivano da tutto il mondo, alcune armi rare dell'800 e, piu' preziosi di tutti, i nastri. Centinaia di registrazioni, di demo, di provini televisivi, e alcune scatole con la scritta - Personal File -, qualcosa di molto intimo, registrazioni in maggior parte effettuate tra il 1973 e il 1982 e pubblicate postume nel 2006. Solo voce e chitarra acustica, brani dove Cash narra storie, storie della sua vita e di altri, sorta di favole che raccontano di amori travagliati, di personaggi strani, di amici, di eventi drammatici, di sogni perduti, di vite difficili vissute nei luoghi piu' lontani, nel grande Nord dell' America, nella natura piu' affascinante o piu' ostile. Pezzi mai pubblicati prima, tra cui novita' ma anche classici country o di matrice irlandese, come " I'll take you home again Katleen " o " Galway Bay ", come pure dei gospel. Registrazioni eseguite probabilmente per il suo sentire del momento, senza pensare ad audience di alcun tipo, quindi assolutamente spontanee, " ruspanti " le definirei, anche se il calore della sua straordinaria e unica voce non e' mai stato alterato in alcuna circostanza di registrazione.
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