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I BROTHERS FOUR


 

Di Corrado Barbieri

Sappiamo tutti che ci sono musiche e sound che trascendono tempi, mode, tendenze. Come all'inverso ci accorgiamo che autori, interpreti e composizioni possono perdere la forza e l'originalita' dell'onda iniziale, apparendoci molto meno attraenti.
Questo di cui parliamo e' un esempio del primo caso. Gli artisti di cui trattiamo qui non sono molto noti in Italia, anche se la rete li ha fatti scoprire attraverso i loro concerti su YouTube.





Era il 1956 e Bob Flick, John Paine, Mike Kirkland e Dick Foley si erano chiamati Brothers Four, facendo parte della confraternita dell' universita' dello stato di Washington. Un gruppo come tanti se ne stavano formando in quegli anni negli Stati Uniti. Il loro genere era un folk soft e romantico, che comprendeva principalmente le ballate tradizionali, anche se nel repertorio trovavano posto spiritual e musiche in voga al momento, come i calipso caraibici.


 

Caratterizzava i quattro ragazzi di Seattle un sound molto nitido e accattivante, e soprattutto la creazione di straordinarie armonie, il tutto in un'amalgama di canto e strumentazione perfetti. Il gruppo si affido' a Mort Lewis, manager del jazzista Dave Brubeck, che lo presento' alla Columbia. Poco tempo dopo il singolo " Greenfields " si piazzò ai primi posti nelle classifiche e vendette un milione di copie. Seguirono una serie di album che ricevettero vari premi e la musica dei Brothers comincio' a girare il mondo.
Gli strumenti del quartetto erano chitarre acustiche, banjo e contrabbasso. Quest'ultimo suonato dall'anima del gruppo, quel Bob Flick attorno al quale si sarebbero costituite negli anni a venire formazioni diverse man mano che gli altri membri dei Brothers fuoriuscivano per dedicarsi ad altre attività. E' interessante rilevare come nonostante l' " elettrificazione" generalizzata degli strumenti a corde che stava prendendo piede, Bob Flick abbia voluto mantenere il contrabbasso tradizionale, col suo suono pieno, in grado di addolcire il sound generale, strumento che suonerà per sempre.

 



Il successo del gruppo si allargo' dagli Stati Uniti al resto del mondo, oriente compreso, per poi affievolirsi sotto la spinta potente dei folk singers motivati socialmente e con un sound piu' aggressivo. Nonostante questo, la formula musicale fresca e romantica dei Brothers Four permise loro di attraversare le generazioni mentre si susseguivano generi molto distanti dal loro. Un fenomeno non frequente che ha consentito al gruppo, variato nei componenti ma sempre sotto la guida di Bob Flick, di addentrarsi tranquillamente e in attività negli anni 2000 !
Ma il pensiero di chi scrive corre soprattutto a quella prima magica, freschissima formazione di inizio anni '60 dove quattro ragazzi con visi da adolescenti e nessun look scenico particolare, calamitavano platee di giovanissimi trasportandoli in atmosfere romantiche con le loro armonie e le loro ballate.
Difficile peraltro non farsi coinvolgere da " The Green Leaves of Summer", motivo del film "

 

 

La battaglia di Alamo", da " Tarrytown", da " Sweet Roseanne ", da "Try to remember". da " Yellow Bird" o dalla canzone nostalgica " 500 miles " ( conosciuta in Italia nella versione francese " Et j'entend siffler le train " ). Ma anche da brani come " Jamaica Farewell ", tema caraibico interpretato per primo da Harry Belafonte, dagli spiritual adattati al loro sound, dalla jazzistica " St.James Infirmary", oppure dalla canzone pacifista " Where have all the flowers gone ".
E puo' essere nostalgia, miracolo di una formula centrata o magia delle sonorità scelte, ma il risultato e' lo stesso : ascolto e riascolto.
Non e' difficile provare quanto detto a chi non conosce i Brothers Four, basta scriverne il nome su YouTube, con l' avvertenza di privilegiare per prime le riprese di concerti in bianco e nero, i
mitici meeting iniziali, dove ancor prima dei Brothers Four a commuoverci e' l'atteggiamento del loro pubblico.
Forse, per capire nell'essenza questo gruppo, e' sufficiente calarsi nella veste cosi' comune di quattro giovani che con entusiasmo e sentimento iniziano a suonare assieme cio' che a loro piace, e continuano per oltre mezzo secolo!


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
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