Regia di Clint Eastwood, con William Holden (Frank Harmon) e Kay Lenz (Breezy), musiche di Michel Legrand
di John Milner
Breezy, come brezza, è il nome della ragazza, in un film che racconta di un amore lieve e sincero, che forse solo il tocco di Clint Eastwood regista (alla sua seconda esperienza come tale) poteva rendere nel suo reale significato. Un concetto, quello dell'amore lieve, senza troppe domande né rimpianti, difficile infatti da rendere, che può sembrare antitetico a quello dell'amore vero, ma che in realtà non lo è. Un amore tra un quasi sessantenne, agente immobiliare, ormai indurito dalle superficiali esperienze sentimentali trascorse, spentesi in modo spontaneo, e una hippy nemmeno ventenne, vagabonda, incontrata per caso davanti alla sua villa hollywoodiana.
Frank (William Holden) non si lascia prendere dalla strana attrazione che fin da subito la ragazza mostra di provare nei suoi confronti, tiene le distanze, stenta a provare un sentimento che cerca anche di evitare pervicacemente in quanto spirito libero.
La storia vuole raccontarci del bisogno di essere amati, del desiderio imprescindibile di affetto.
Breezy chiede a Frank "ti dispiacerebbe se ti amassi?" e non si tirerà indietro un attimo dal dimostrarglielo e dimostrarcelo in tutti i modi, dicendogli apertamente una verità quanto mai evidente ma su cui ancora oggi a volte si sorride per scarsa sensibilità, cioè che l'età in amore non conta assolutamente nulla.
Ciò che conta è dentro, e l'aspetto esteriore non ha importanza. "Se sentirsi vecchi cancella la speranza di amare ed essere amati, che significato rimane alla vita?", fa osservare Breezy a Frank. E la vicenda si snoda tra momenti di semplice dolcezza, tra l'affetto per un cane ferito e le vedute dell'Oceano Pacifico all'alba, davanti al quale lui le confessera' di provare un sentimento, da lui dimenticato, "che non sia solo l'affetto per se stesso". Ma non riesce a dire che l'ama, anche se lei lo porterà a riflettere sul suo sentire e sul suo vivere, mostrando, lei ventenne, una sensibilità e una maturità superiore, che lasciano Frank spesso sconcertato e meditabondo. In uno scatto Frank la ripudia, la caccia da casa sua, sempre convinto che non sia possibile un amore tra loro causa la differenza di età, una differenza che anche gli amici ipocriti del suo ambiente sociale gli hanno fatto notare in varie occasioni. Ma è proprio senza di lei che capisce quanto Breezy gli manca.
Il caso vuole che una ex di Frank abbia un grave incidente d'auto dove muore il compagno e chiama Frank al letto di ospedale. Affranta per la perdita, dice a Frank parole che lo cambieranno, cioè che quello che conta è essere amati e che non c'è nient'altro. Un minuto di felicità può valere una vita.
Frank va allora a cercare Breezy, finché la trova in un parco e confessandole il suo amore le dice con una punta di ironia che se sono fortunati quell'amore potrà durare anche un anno. "Un anno è un sacco di tempo!" ribatte felice Breezy.
La canzone Breezy di Michel Legrand ci accompagna dolcissima, come una autentica carezza, per tutto il film, facendolo scorrere lieve come la brezza e sfiorando più volte la poesia.