CARL BARKS
di Corrado Barbieri
Storie complesse, articolate, pazzesche come le defini' lui stesso, avvincenti, rutilanti di scene, ma con colori pacati, caldi, i “colori degli anni ‘40“, perché la carta era povera ed era un elemento a favore di toni adatti alle sue scene, che spesso erano inserite in contesti geografici perfetti, con la vegetazione azzeccata, con il mare del giusto blu, o il deserto con le dune mobili per il vento, o ancora ai poli con il ghiaccio degli iceberg che brillava azzurrognolo al sole.
E in tutto questo si muovevano i suoi personaggi, i paperi per eccellenza, umanizzati: prima Paperino (che Al Taliaferro aveva creato troppo animale), collerico, sbruffone, avventato, poi i tre nipotini, Qui, Quo, Qua, saggi e prudenti, poi l’insopportabile Gladston, il cugino Gastone, fortunatissimo e antipaticissimo, e infine forse il personaggio più roboante, Zio Paperone, Uncle Scrooge, pronto a mille avventure pur di arricchirsi o di difendere da vero Arpagone il suo piccolo gruzzolo composto da decine di metri cubici di denaro… Poi c’erano anche i personaggi di contorno, sempre paperi, Paperina, la simpaticissima e modernissima Nonna Papera, Ciccio, Archimede Pitagorico.
Più alcuni inusitati, strani, come la piccola strega Nocciola fattucchiera.
Tutta questa troupe, frutto della fantasia in perpetuo moto di Carl Barks, genio disegnatore, creatore e autore della Disney, si muoveva in quegli ambienti descritti, con avventure da far impallidire scrittori con pretese superiori.
Ma troppe volte si è letto di questa sua fantasia in generale, di date, testate, uscite e rientri dalle compagnie satelliti della Disney. Cose per collezionisti e storici, a cui le lasciamo, per scendere di più nelle storie stesse, che sono ciò che conta, perché sono opere d’arte.
Paperino e il fantasma della grotta - In ambiente caraibico, solare e misterioso al contempo. C’è di mezzo un tizio che vive ancora con l’armatura addosso, un polpo gigantesco che i paperini mettono fuori gioco rifilandogli un boccone pieno di pepe...una notte di paura, il rapimento di Qua, e tutto finisce bene, perché questo era poi il segreto di Disney, non far pensare mai alla morte.
Paperino e i canguri - Dicono che Barks leggesse assiduamente National Geographic.
Per questo quel paesaggio australiano è perfetto, affascinante, i canguri veri, e soprattutto simpatici, perché fu lui a renderceli così, sensazione che poi ci è rimasta tutta la vita, e nel loro aspetto troviamo un’espressione che ce li fa amare, ed è stato merito suo.
Paperino sul Monte Orso - È il 1947, Barks fa nascere la figura di Zio Paperone, avaro irrimediabile e spesso sadico nel perseguire i suoi fini venali.
Però dove c’è la neve, il Natale, il creatore dei paperi e' anche più maestro, a rendere le atmosfere, le gioie dei bambini/paperini con i doni natalizi, quelle delle vacanze.
Tutte situazioni che marcavano per sempre il lettore fanciullo, e quando era grande lo riempivano di nostalgie.
Questa è stata la sua forza, che è semplicemente Arte! Paperino e il fantasma del castello - In Scozia, tra nebbie e brughiere, pieno di misteri e con un castello che mette i brividi solo al pensare di aggirarsi, ed un tesoro che spinge tutta la famiglia dei paperini a correre rischi. Il finale è comico, quanto basta a sdrammatizzare, ma che emozioni nelle pagine precedenti! Ancora Arte.
Paperino nel paese delle nebbie - Un picco di genialità e fantasia. Nelle gole sperdute e profonde delle Ande, nascosto dal mondo c’è un popolo, di chiara derivazione incaica, che non conosce la dimensione rotonda, tutto è quadrato, anche le uova!
E mangiano solo quelle, naturalmente prodotte da galline quadrate… E i misteri di susseguono, con situazioni paradossali e comiche.
È Halloween - e tra dolcetti e scherzetti Barks crea il personaggio di Nocciola Fattucchiera, strega piccola e simpatica che aiuta i bambini. Una storia esilarante e la stampa puritana e imbecille americana lo critico' perché si trattava di una figura satanica... che per fortuna però giunge fino a noi, ci fa sbellicare dalle risa e inserisce una nuova festa, innocente, per i bambini europei che non la conoscevano.
Non posso continuare perché di queste storie Barks ne invento' a centinaia, e valgono, valgono esattamente uno Skirillione! Un’entità creata da lui, complice Zio Paperone ovviamente, con tanti di quegli zeri che non si riescono a ricordare!
|