500.000 APPLAUSI!
di Corrado Barbieri
Un amico chitarrista mi ripeteva spesso "ma ci pensi? 500.000 persone che ti applaudono!..."
Si riferiva al concerto al Central Park di Simon & Garfunkel" del 1985, che avevamo visto sulla televisione svizzera, oggi reperibile interamente su youtube.
E' il pomeriggio di quel giorno caldo e il grande palco gia' illuminato e' un puntino tra l'oceano di gente, pari alla popolazione di una grande città.
Art Garfunkel, il più emotivo, sale sul palco per primo, e non e' finzione la sua espressione sbigottita davanti a quello spettacolo senza precedenti.
"Mrs Robinson" apre il concerto, un classico, e il film "Il laureato" non e' uscito poi tanti anni prima, nonostante questo il brano e' già immortale. Ma e' chiaro che tutta quella folla da' una carica inusitata sia ad Art sia a Paul, al punto da fornire loro un'ispirazione forse mai più raggiunta nonostante l'altissimo livello artistico e di performance che hanno tenuto fino ad oggi. Complice anche un orchestra straordinaria che li supporta in parecchi brani. Cosi'' Art non puo' che esternare al microfono, facendo spaziare lo sguardo, il suo "What a nightttt!" e aggiunge "sembra che abbiate riempito il posto".
Dopo un paio di pezzi e' già il crepuscolo a New York, già ora del dolcissimo "Scarborough Fair", perfetto, al punto che il pubblico appare già ipnotizzato, e noi anche, pur essendo in altro tempo e luogo. Segue "April come she will", con le parole che ci portano in tutte le stagioni dell'anno...
"Wake up little Susie" ci toglie dal sogno dei brani lenti e ricorda ad ogni chitarrista che non ci si puo' non cimentare con questo brano... non suonarlo, parto dei padri artistici di Simon & Garfunkel,quegli Everly Brothers che inaugurarono stupendamente la formula del duetto con chitarre, parecchi anni prima. Il batterista dell'orchestra e' qui indispensabile ed eccezionale,al punto che l'oceano di gente inizia ad agitarsi con il ballo. Impossibile in realtà frenarsi.
"Slip slidin' away" e' uno di quei brani che trascinano, lentamente, che lasciano l'animo in totale abbandono,mentre le due voci si alternano.
Ce lo siamo poi ascoltato all'infinito nel disco,a mo' di tormentone." A heart in New York " la canta da solo Art, e la gente sottolinea entusiasta i passaggi che parlano dei lati romantici della sua citta'. E dopo un paio di ritmi per cui le ragazze salgono sulle spalle dei loro uomini, per meglio esternare la loro carica nel seguirli, dopo un attimo di silenzio, Art colpisce:
- When You are wearyyyy - esplosione di applausi, e' "Bridge over troubled waters" . Nessuno l'hai mai cantata come lui, in assoluto. Lunga,intensa, da estraniarsi dal mondo. Il clou deve pero' ancora giungere, e arriva ...I am just a poor boy....un inno questo incipit di "The Boxer", e non si puo' evitare di essere percorsi da un brivido, come sempre con questo capolavoro, specie quando viene cantata la versione con le parole che dicono "..after changes, upon changes we are more or less the same". E' vero,se si e' davvero amici, anche dopo le vicende della vita, le incomprensioni, si prova lo stesso affetto, si e' sempre gli stessi, lo sanno bene Paul e Art dopo le loro vicende.
E dopo che Paul annuncia all'immane platea che seguiranno al concerto i fuochi d'artificio, dopo un secondo di silenzio, si sente una voce che proviene dal pubblico e che implora... The sound of silence!
Accontentati ! in una versione con accenti di controcanto diversi da quelli usuali, strepitosi. Le coppie tra il pubblico si stringono, c'e' chi appoggia la testa sulla spalla del compagno.Il mio amico, che sta vedendo la trasmissione con me, esplode "Dio, come si amano,guarda!!" ....
Questa E' VITA! E' Paradise Road.
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