ANDAVO
Di Duccio Castelli
Andavo
sul lungomare del Forte
giovinetto irretito dalla California
mentre scorrevano gli anni cinquanta
su un bianco e nero neppure patinato.
Andavo
e mi sentivo grande per il lusso avuto
per la gioia trovata,
per l'amico sbocciato.
Andavo
libero da scuola nell'estate
emozionato di vita
affranto a volte per l'impossibile nulla.
E portando la madre sopra un motorino
andavo
inseriosendomi capofamiglia
verso quel cinema all'aperto della sera
tra le zanzare
distratte e pregne
di amore filiale. |