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IL QUARTIERE AGONIA E IL VENTINO FATALE



di Corrado Barbieri

Uno dei temi più trattati nella letteratura per l'infanzia e in cui Disney ha eccelso e' il Natale, che nelle societa' occidentali del XX secolo si poteva considerare la festa dei bambini, nelle classi più agiate allietata da doni e dalla magia dell' Albero di Natale, di tradizione nordica, con conseguente risvolto, nelle classi piu' povere, del desiderio lancinante di ogni bambino di poter godere di quei privilegi che a quell'eta' rappresentavano una gioia indiscutibile.
Le più belle storie natalizie disneyane sono state stampate come Comics dopo la seconda guerra mondiale, in quell'atmosfera di rinascita e pace ritrovata di cui per primi i bambini hanno beneficiato. Anni in cui appare sulla scena lo straordinario genio creativo e grafico di Carl Barks, il padre del Paperino moderno, quello postbellico, il personaggio umanizzato destinato a ' divertire di piu' e a catturare l'attenzione, nel contesto di storie affascinanti con cui Barks avrebbe raggiunto l'universalità, venendo seguito dagli adulti ancor più che dai bambini.
La storia più originale, divertente e toccante ambientata nel contesto natalizio e' stata a mio avviso " Paperino e il ventino fatale " ( - A Christmas for shacktown -nell'edizione originale), apparsa per la prima volta su Topolino libretto n.37 del 1952, protagonista la famiglia dei paperi al completo, Paperino e Paperina, i tre nipotini, l'insopportabile cugino Gastone e l'esilarante taccagno dei taccagni, zio Paperone, il piu' ricco del mondo.
Siamo vicini a Natale e al ritorno da scuola i tre paperini prendono sulla via di casa una scorciatoia, che li porta ad attraversare il quartiere Agonia, una sacca di estrema povertà della città. Il tratteggio ambientale, i dettagli e i volti dei bambini disagiati credo rimarranno per sempre negli annali delle rappresentazioni grafiche, mostrando un Barks assolutamente inimitabile.

L'idea che scatta nei paperini, che si vergognano di essere felici e pasciuti, e' quella di poter far vivere a quei coetanei le stesse gioie che loro avrebbero provato in quei giorni : non solo un pasto natalizio con il classico tacchino, ma doni e soprattutto quello che veniva considerato, in quegli anni, il massimo dei regali desiderati da un bambino, il trenino elettrico.
Messa al corrente del progetto per prima Paperina, man mano la ricerca del denaro necessario ad acquistare quei doni finisce per coinvolgere tutti, ed e' ovvio che la richiesta finale riguardera' direttamente il ricco Paperone, che se a malincuore e tra improperi accondiscende all'acquisto del cibo, va letteralmente in bestia sentendo parlare di " uno stupido e inutile trenino ! "
Nel dipanarsi delle vicende, il vecchio taccagno, dopo aver infine ceduto alle richieste , riesce con difficolta' ad aprire la porta blindata del suo enorme deposito di denaro (....), ormai stipato all'inverosimile, per aggiungervi un ventino...di cui per caso era venuto in possesso...
E' la classica goccia che fa traboccare il vaso, quel minuscolo peso che mancava per far cedere la base del deposito e far sprofondare l'enorme massa di monete e banconote in una voragine di cui non si vede il fondo.
L'uomo più ricco del mondo e' di colpo il piu' povero, disperato e " spennacchiato " a suo dire. A nulla valgono gli interventi di esperti geologi, che sentenziano implacabili " Vi consigliamo di dimenticare quel denaro,non riuscirete piu' a recuperarlo.". Ma ai paperini sovviene di una grotta sotto la collina su cui sorge la citta'. La' il vecchio Paperone sente il " profumo " del suo denaro, ma c'e' un diaframma in mezzo,che se rimosso può far crollare tutto. L'idea e' ancora dei paperini, introdurre attraverso un angusto passaggio le rotaie di un trenino....quel trenino definito stupido e inutile dal vecchio, che in un rarissimo slancio di generosita' promette ai paperini che se l'esperimento funzionera', il primo denaro che esce sara' per loro.

La locomotiva e il suo tender ritornano con una mazzetta da mille dollari.....il denaro e' li'. Per i bambini del quartiere Agonia sara' una festa ancora piu' grande di quanto previsto! il sorriso riappare sui volti dei bambini, tra doni, dolci e tutti dediti a giocare col trenino che attraversa le povere case.
Paperone e' la', nel passaggio sotterraneo, ad attendere che il trenino gli porti una mazzetta e qualche moneta per volta, e con Paperino, che gli porta una coscia di tacchino, sbotta sul recupero del denaro " calcolando il ritmo con cui quel posapiano del trenino porta fuori il denaro, dovro' star qui 272 anni,11 mesi,tre settimane e quattro giorni !" ....
Siamo all' essenza dell'arte del maestro Barks : riuscire a creare e trasmettere una determinata atmosfera con le sue strabilianti e sorprendenti storie, e l'atmosfera del Natale sarà un capolavoro a tal punto che generazioni a venire rileggeranno in quel periodo quelle storie per risentirla, e per rivivere certe sensazioni magiche dell'infanzia.


 
   
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