RIP KIRBY E UTOPIA
di Corrado Barbieri
In questa storia ci sono tutti gli ingredienti classici di Alex Raymond, ma il grande autore e' gia' scomparso e il personaggio del detective scientifico e playboy Rip Kirby viene portato avanti da John Prentice e Fred Dickenson, dal disegno molto piu' raffinato e preciso e dalle scene piu' ricche e realistiche. Tutti gli ingredienti si diceva, in primis una donna misteriosa e affascinante, quindi uno scenario marino esotico, l'oceano in una zona non precisata dei mari dei sud, e un'isola sconosciuta abitata da un personaggio strano,contorto , denominata Utopia come quella che domina la sua mente.
Un noto ladro, al suo ultimo colpo, non riuscito, e in punto di morte, raccomanda a Rip di occuparsi di " ....uno dei piu' grandi misteri del mondo...." e gli consegna prima di chiudere gli occhi la meta' di una riproduzione della Gioconda, l'altra meta' e' in mano al personaggio che avrebbe dovuto incontrare all'aeroporto. L'incontro diventa compito di Rip, intrigato da quella frase pronunciata dal ladro moribondo e pronto a imbarcarsi in una nuova avventura investigativa. Il personaggio, Mona, e' una donna naturalmente affascinante, secondo la tradizione di Raymond, che invita Rip a salire su un C-47 pronto al decollo e subito ne rimane colpita. Dovra' tuttavia narcotizzarlo usando la maschera dell'ossigeno per nascondere la rotta verso l'isola, non mancando pero' di baciarlo nel sonno.
L'aereo atterra sulla piccola isola e svegliandosi Rip rimane subito stupito dallo splendido castello che sorge su una roccia. E' il " Rifugio del tesoro", dove risiede il nonno di Mona, un ladro d'alto bordo ormai attempato. Rip viene accompagnato da un maggiordomo attraverso i corridoi del castello, diretto alla stanza dove soggiornera' e nel percorso si accorge delle straordinarie sculture e dei tanti dipinti alle pareti, nei quali riconosce subito la mano di grandi artisti tra cui Michelangelo. Sono opere scomparse da decenni, alcune da oltre un secolo, sottratte a suo tempo dagli antenati del nonno e da lui stesso, non per denaro ma per amore dell'arte e per la paura che possano un giorno essere distrutte dalla follia dell'uomo. Sono gli anni '50 e il nonno considera probabile un conflitto atomico, convinzione che rafforza la sua utopia. Ovviamente il vecchio dispone di una squadra armata e attrezzata di tutto punto per proteggere il tesoro da intrusi.
Rip si incontra col vecchio personaggio, che, credendolo il famoso ladro americano deceduto, gli propone un classico, il furto della Gioconda, che non puo' mancare alla sua collezione e alla sua utopia. I suoi uomini tuttavia vengono ben presto a conoscenza di quanto accaduto. Scoperta l'identita' di Rip, il vecchio pensa di eliminarlo, ma Mona, invaghita, fara' di tutto per salvarlo. La situazione precipita, sull'onda di una cospirazione delle guardie e della gelosia del loro capo per Mona ; uccidono il vecchio e cercano invano di impedire la fuga in aereo di Rip e Mona.
Il C-47, senza una rotta precisa finisce il carburante e atterra in emergenza vicino a una nave.E' lieto fine.
A noi appare ancora una volta come Rip sia James Bond, tutta la dinamica della storia, di azione e di amore, i personaggi, i dettagli, ce lo confermano. Resta solo il dubbio se furono i produttori e i registi della serie dell' Agente 007 a prendere unospunto gia' bello e pronto o anche Ian Fleming.
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