Lo definisce così la rete ed e’ una definizione forse destinata a rimanere in futuro.
Uno stile di pittura che sconcerta non pochi a cavallo tra 900 e terzo millennio e’ il cosiddetto iperrealismo, che alcuni definiscono anche con il termine di realismo romantico e che e’ caratterizzato dalla precisione assoluta, pressoche’ fotografica, dell’immagine. Ad averlo innescato e’ chiaramente l’era digitale, che in teoria non ammette imperfezioni.
Viene così a crearsi in tempi brevi, soprattutto negli Stati Uniti e in Russia, una nuova generazione di artisti che abbracciano questo stile, e che naturalmente trovano il vantaggio di diffusione della rete. Le reazioni tra il pubblico sono di segno nettamente opposto, agli entusiasti della prima ora che si precipitano ad acquistare anche le semplici riproduzioni, seguono coloro che si scandalizzano e affermano semplicemente che un dipinto non può essere una fotografia, facendone rilevare la caratteristica dell’asetticita’.
In realta’, come sempre e’ avvenuto, ogni artista persegue il nuovo stile in modo diverso, secondo il sentire e il proprio bagaglio tecnico.
Un posto particolare e di oggettivo rilievo in questo stile recente e’ occupato dal pittore russo Serge Marshennikov, la cui interpretazione dei soggetti e dei contesti e’ innegabilmente sorprendente.
I soggetti sono infatti corpi femminili caratterizzati da un erotismo delicato, discreto, ma soprattutto da una totale naturalezza, e questo è il vero punto con cui l’artista riesce a colpire chi guarda.
Nudi femminili che partono da un’ispirazione neoclassica, ritratti in momenti di sonnolenza e relax, e con dettagli che hanno la funzione di posizionare le scene nella contemporaneità : un orecchino moderno, degli short rosa, jeans strappati, le cuffiette di un iPod. Le capigliature sono sempre rigogliose e di completo realismo, in grado quasi di sollecitare il desidero di passarvi attraverso le dita, particolari che rivelano una tecnica superba.
Il tutto a prova inconfutabile che l’arte pittorica e’ in grado di dispensarci sorprese e doni preziosi anche a terzo millennio inoltrato.